giovedì 18 ottobre 2012

Ora basta!


Ai lavoratori della formazione professionale
 
A Caltanissetta, su iniziativa di CUB Scuola e COBAS Scuola, si è costituito il coordinamento delle forze sindacali di base del settore della Formazione Professionale.
Il 2012 ha visto accedere alla Cassa integrazione in Deroga, con notevole perdita di salario, migliaia di lavoratori della Formazione Professionale. La cinica orchestrazione  dell’assessore Centorrino, con l’avallo dei sindacati concertativi, ha consentito agli enti di formazione professionale di potere applicare la L. 223/91 e di usufruire quindi della CIGD con l’utilizzo di fondi Statali  piuttosto che di fondi regionali cosi che i debiti di bilancio degli enti, finanziati con l’avviso 20,  sono stati sopportati dai lavoratori.
Il coordinamento delle Organizzazioni Sindacali CUB e COBAS ritiene e afferma con forza che la L. 223/91 non possa essere applicata alla Formazione Professionale non soltanto perché penalizza fortemente gli operatori ma anche perché consente di saziare, con uno sproporzionato numero di ore di Cassa Integrazione in Deroga, la cattiva gestione di parecchi enti e sanare i debiti .
Per i lavoratori iscritti all’Albo regionale della formazione professionale, ex art. 14 della L.R. 24/76, e/o all’elenco regionale ad esaurimento degli operatori della formazione professionale (decreto assessoriale 5074 del 22 dicembre 2011) non si può parlare di Cassa integrazione (legge 223/91) ma si deve procedere, così come previsto dalla C.A. del 5 ottobre 1994 n. 10. e dal nuovo Contratto nazionale di categoria (allegato 12: Modalità per la salvaguardia occupazionale), applicando la procedura di mobilità, sottoscritta dai rappresentanti degli Enti di formazione e recepito dal dipartimento della Formazione professionale della Regione Siciliana.
Il nostro impegno prioritario sarà pertanto volto a chiedere, con forza, la salvaguardia occupazionale stabilita dalla Circolare n.10/94/II/F.P. del 5 ottobre 1994 e dal vigente CCNL.
Su mandato dei lavoratori – parte attiva e fondamentale del sindacalismo di base –porteremo avanti le nostre richieste nei confronti dei soggetti  che curano la Formazione Professionale in Sicilia (governo Regionale, associazioni di categoria FORMA  e CENFOP) per richiedere il rispetto delle leggi e delle circolari, tutt’ora in vigore, che la Regione Siciliana ha emanato:
-      la legge regionale 6 marzo 1976 n. 24  (garanzie al personale della Formazione Professionale);
-      la legge regionale 1 settembre 1993 n. 25 (ricollocazione, ad opera dell’Assessorato alla Formazione Professionale, del personale rimasto privo di incarico);
-      la legge regionale n. 24 del 17 dicembre 2000 (riqualificazione e ricollocazione del personale in esubero della Formazione Professionale negli Sportelli Multifunzionali);
-      la legge regionale 23 dicembre 2002 n. 23 art. 39 (garanzia degli stipendi agli operatori della Formazione Professionale);
-      la legge regionale 16 aprile 2003 n. 4 art. 132  (fondo di garanzia regionale per la copertura fino a sessanta mesi e fino all’80% dell’ultimo stipendio percepito dagli operatori che restassero privi di incarico);
-      la legge regionale 8 giugno 2011 n. 10 (estende il beneficio a tutti gli operatori iscritti all’Albo unico del personale);
-      la Circolare n. 10 del 5 ottobre 1994  (assegna alle strutture decentrate dell’Assessorato al Lavoro, cioè ai SUPL, il compito di predisporre la mobilità del personale della FP e di ricollocarlo in altri servizi);
-      la Circolare n. 21 del 12 agosto 2011 (conferma le procedure della C.A. n. 10/94 e da attuazione all’applicazione del fondo di garanzia per il personale iscritto nell’Albo ad esaurimento del personale della formazione professionale, ex art. 14 della legge regionale n. 24/76);
-      il DDG n. 3017 del 25 luglio 2012 (disciplina l’impiego del personale regolarmente iscritto nell’Albo unico ad esaurimento della FP e richiama esplicitamente tutto il quadro normativo a tutela del personale in materia di mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi);
-      la deliberazione di giunta regionale n. 350 del 4 ottobre 2010 (prevede la ricollocazione del personale che resta privo di incarico presso la pubblica istruzione, le università, i servizi formativi ed altri settori della pubblica amministrazione);
-      il CCNL di settore 2011-2013 (prevede, Allegato 12, che il personale venga reinserito nel sistema della formazione professionale ma non licenziato; esplicitamente richiama tutto il quadro normativo regionale).

Il coordinamento di Base vuole essere, la casa comune dei lavoratori della Formazione Professionale, luogo di discussione, analisi, progettualità e protagonismo sindacale che riprenda la pratica e la memoria di un sindacato a difesa degli interessi collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il coordinamento di Base fa suo il valore dell’unità di tutti i lavoratori, della loro capacità decisionale, della rappresentanza su mandato,  della verifica assembleare degli accordi sindacali.

La nostra azione sindacale, anche se solo come sottoscrittori del CCNL di categoria,  sarà volta, con fermezza e prioritariamente, verso la piena applicazione del C.C.N.L. e delle leggi di settore.

 Come lavoratori fra i lavoratori, ci impegnano, attraverso un ampio sereno e attento  confronto in categoria, ad  elaborare e portare all’attenzione dell’Amministrazione Regionale e delle Associazioni degli Enti, una proposta di riforma del settore, in direzione di  una maggiore efficienza, di un corretto utilizzo delle risorse,  di maggiore garanzia per gli utenti,  di crescita professionale e  tutela occupazionale dei lavoratori della Formazione Professionale in Sicilia.


Per conoscenza a :
Ai Lavoratori
All’assessorato Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale
Alle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale
Alla stampa